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Aprire un’attività oggi è meno complicato di quello che ci possiamo immaginare. È vero che l’Italia è purtroppo il paese della burocrazia, però alcuni passi avanti sono stati fatti per risolvere almeno in parte questo grosso problema.  Innanzitutto  non esiste più l’obbligo che riguarda la licenza; infatti ora vige la liberalizzazione e non dev’essere richiesta, tranne per alcune attività come le tabaccherie.

Nei comuni con meno di 10000 abitanti e con locali con superficie non superiore  a 150 mq, o 250 mq per i comuni più grandi, è sufficiente comunicare la data di apertura entro 30 giorni.

Se la superficie dei locali supera i parametri sopraindicati, bisogna richiedere al comune l’autorizzazione alla vendita; in caso di mancata risposta da parte del comune entro 90 giorni, si considera il cosiddetto tacito assenso .

Per ciò che riguarda la vendita che tratta prodotti alimentari  è necessario frequentare uno specifico corso organizzato dalle camere di commercio  riguardante l’igiene degli alimenti. Nel caso in cui però si sia lavorato nel settore alimentare per almeno 3 anni negl’ultimi 5 il corso non è necessario.

I documenti richiesti sono, l’iscrizione alla Camera di Commercio, all’INAIL e all’INPS, l’apertura della partita IVA contratto di locazione o atto di proprietà, per avere disponibilità dei locali, visure e planimetrie catastali, e tutta la modulistica D.U.A.A.P  da inviare ai vari enti.

L’HACCP (Hazard Analysis Critical Control Point) è un sistema di controllo della produzione e somministrazione degli alimenti, che ha come scopo la garanzia della sicurezza igienica e quindi della  commestibilità di un alimento.

IL METODO DEV’ESSERE APPLICATO DA TUTTI GLI ESERCIZI DI RISTORAZIONE E comunque da tutte le attività che effettuano la preparazione, la trasformazione, la fabbricazione, il confezionamento, il deposito, il trasporto, la distribuzione, manipolazione, la vendita. Nello specifico le attività commerciali che vi rientrano sono bar e caffetterie, ristoranti, pizzerie, pasticcerie, gelaterie, pubs, panetterie, macellerie, rosticcerie, salumerie, caseifici, oleifici, ecc, oltre alla grande distribuzione e i produttori primari che effettuano la macellazione.

Alle aziende è richiesta la produzione di documentazione da tenere a disposizione degli organi di controllo (ASL, NAS ecc). Della suddetta documentazione fanno parte in primis un manuale (manuale HACCP)  che oltre a garantire gli standard qualitativi durante tutte le fasi della filiera produttiva, definisce le responsabilità e i ruoli all’interno del sistema dell’igiene alimentare, e indica le misure correttive da adottare in caso di perdita del controllo; inoltre devono essere compilate  le schede di registrazione dei vari parametri; i risultati delle analisi di laboratorio (Acque, Superfici ecc) e gli attestati che provano l’avvenuta formazione di tutti gli operatori.

A CHI SONO RIVOLTI I CORSI DELL’HACCP?

I corsi sul sistema HACCP sono rivolti a tutti coloro che operano nella aziende di pubblico esercizio (titolare, soci, collaboratori e dipendenti).
Possiamo dire che il corso Haccp ha sostituito il vecchio libretto del lavoro, il corso è dunque indispensabile a tutti coloro che vogliono lavorare nel ramo della ristorazione, ma anche a coloro che svolgono lavori in cui entrano in contatto con gli alimenti.

Il Titolare dell’azienda ha l’obbligo di assicurarsi che i propri dipendenti siano in possesso dell’attestato del corso HACCP ottenuto da meno di 5 anni. Nel caso in cui il neoassunto non sia in possesso dell’attestato, il datore di lavoro può farsi carico della formazione del proprio dipendente oppure può richiedere al dipendente di provvedere personalmente all’adempimento formativo e all’ottenimento dell’attestato a sue spese. Obbligo del datore di lavoro è comunque avere tutti i dipendenti in possesso dell’attestato HACCP.

La durata del corso è variabile soprattutto in base alla responsabilità dell’operatore che deve conseguire il certificato.

Per chi serve ai tavoli cibi e bevande o dietro al banco bar, il corso ha una durata* di 4 ore
Per chi, oltre a servire, deve anche preparare bevande e cibi, il corso ha una durata* di 8 ore
Per i titolari bar, ristoranti etc, il corso ha una durata* di 12 ore

I corsi per la sicurezza sui luoghi di lavoro si rivolgono a tutte le aziende aperte al pubblico con dipendenti. Il decreto legislativo n.81 del 2008 ha sostituito il D.Lgs. 626/94 e riguarda il miglioramento della salute e della sicurezza dei lavoratori. L’organizzazione della sicurezza prevede che la nomina di alcune figure chiave si accompagni ad un obbligo formativo di base che deve essere assolto dalle aziende. Tale obbligo, ha lo scopo di permettere alle persone interessate l’accesso a quelle conoscenze di base indispensabili per agire consapevolmente in funzione di contribuire effettivamente al prevenire degli infortuni e al miglioramento della sicurezza aziendale.

A questo scopo l’Agenzia del lavoro mette a disposizione delle aziende interessate, l’organizzazione e l’attuazione di corsi di formazione per le figure del:

  • Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS)
  • Addetti e Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (ASPP-RSPP)
  • Datori di Lavoro
  • Dirigenti

 

R.S.P.P. per datore di lavoro
ai sensi dell’art.32 D.Lgs.81/08 e Accordo Stato Regioni 21 dicembre 2011, il corso è obbligatorio per tutti i titolari di attività a basso rischio con dipendenti, soci lavoratori o collaboratori.

R.L.S. Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
Ai sensi dell’art.37 c.11 e 12 D.Lgs.81/08, è obbligatorio nominare un Rappresentate che deve frequentare un corso di 32 ore.

Addetto Emergenza Incendio ed Evacuazione
Ai sensi dell’art.37 c.9 D.Lgs.81/08, All.IX D.M. 10 Marzo 1998, in tutte le attività deve essere nominata una squadra di emergenza.

Addetto Primo Soccorso Aziendale
Ai sensi dell’art.37 c.9 D.Lgs.81/08, D.M 15 luglio 2003 n.388, in tutte le attività deve essere nominata una squadra di pronto intervento.
I LAVORATORI DEVONO SEGUIRE DEI CORSI SULLA SICUREZZA?

Il  26 gennaio 2012 è entrato in vigore l’accordo Stato/Regioni sulla formazione obbligatoria dei lavoratori in materia di sicurezza e salute sul lavoro.

Sono obbligati  a sottoporre a formazione tutti i lavoratori, i datori di lavoro delle seguenti aziende:

  • Tutte le aziende con lavoratori o soci lavoratori; rimane facoltativa la formazione per i collaboratori familiari;
  • Tutti i lavoratori devono essere