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Come comportarsi se si riscontra un caso di positività al COVID nella propria azienda

Come comportarsi se si riscontra un caso di positività al COVID nella propria azienda

Con questo articolo cercheremo di rispondere ad una delle domande più frequenti di questo periodo

“Devo chiudere l’attività e mettermi in isolamento? Quale test diagnostico devo effettuare per capire se ho contratto o meno il virus?

Facciamo un pò di chiarezza:

  • Se un lavoratore, il datore di lavoro o chiunque lavori all’interno di una attività lavorativa dovesse risultare positivo al COVID, in automatico tutte le persone che hanno lavorato con lui, nello stesso ambiente, a contatto ravvicinato per diversi minuti, o che hanno avuto un contatto fisico diretto ad esempio una stretta di mano, sarà considerato CONTATTO STRETTO.

Regole comportamentali per i contatti stretti

  • un periodo di quarantena di 14 giorni dall’ultima esposizione al caso

in alternativa

  • un periodo di quarantena di 10 giorni dall’ultima esposizione con un test antigenico o molecolare effettuato il decimo giorno.

Regole comportamentali per i contatti non stretti

I contatti non stretti sono quelli che  non sono entrati in contatto diretto con il lavoratore positivo, in questo caso è prevista una chiusura temporanea dei locali per consentire agli organi preposti una sanificazione totale.

Se tutti i lavoratori sono contatti stretti

Nel caso in cui tutti i lavoratori dovessero risultare CONTATTI STRETTI, e/o successivamente positivi, l’attività dovrà chiudere fino a quando i CONTATTI STRETTI che non hanno sviluppato sintomi terminino il periodo  della quarantena di cui sopra, e/o i positivi si siano negativizzati.

Prima della riapertura è necessaria comunque la sanificazione dei locali. 

  • Se un lavoratore, il datore di lavoro o chiunque lavori all’interno dell’attività dovesse venire a contatto con un CONTATTO STRETTO, diventerebbe CONTATTO STRETTO di un CONTATTO STRETTO.
  • In questo caso non è previsto il periodo di isolamento, fintanto che non sia accertata la positività al COVID-19 del “contatto stretto”.

Come sapere se si è positivi al COVID

Hai il dubbio di aver contratto il Covid.. sei asintomatico e vuoi evitare di diffondere il virus.. vuoi capire se hai già contratto il virus e sviluppato gli anticorpi.

Quali test effettuare

In questo momento in Italia vengono effettuati diversi tipi di test diagnostici:

TEST MOLECOLARE (Tampone naso faringeo)

Il test molecolare è attualmente quello “più affidabile per la diagnosi di infezione da coronavirus”. Si esegue “attraverso tampone a livello naso/oro-faringeo, e quindi analizzato in laboratori altamente specializzati, individuati dalle autorità sanitarie, e richiede in media dalle due alle sei ore dal momento in cui il campione viene avviato alla processazione in laboratorio”. Nella pratica il risultato può essere comunicato anche dopo qualche giorno.

Attualmente si può essere sottoposti al tampone molecolare solo se il Medico di base invia la segnalazione del caso sospetto all’ATS richiedendo l’effettuazione del test diagnostico OPPURE presso laboratori iscritti nell’elenco delle strutture sanitarie abilitate ad effettuare la diagnosi molecolare Covid 19 a favore di persone non ricoverate. In questo caso sarà necessario far richiesta al proprio medico di base in carta libera.

TEST ANTIGENICO (Tampone Rapido)

Con il  test antigenico si ricercano le proteine virali (antigeni). Le modalità di campionamento sono del tutto analoghe a quelle dei test molecolari (tampone naso-faringeo), i tempi di risposta sono molto brevi (circa 15 minuti), ma la sensibilità e specificità di questo test –sembrano essere inferiori a quelle del test molecolare. Questo tampone rapido è stato recentemente introdotto per lo screening dei passeggeri nei porti e negli aeroporti, dove è importante avere una risposta in tempi rapidi”.

La circolare il Ministero del 29 settembre autorizza il loro utilizzo anche nelle scuole.

Attualmente sono tanti i laboratori che possono effettuare questo tipo di tampone e si può effettuare anche senza prescrizione medica

TEST SIEROLOGICO

I test sierologici ricercano gli eventuali anticorpi prodotti dal sistema immunitario diretti contro il virus, per capire se una persona è già̀ entrata in contatto con il Coronavirus. L’effettuazione del test sierologico comporta il prelievo e l’analisi del sangue. In alcuni casi, ovvero per i test sierologici rapidi, basta una sola goccia di sangue prelevata dal polpastrello di un dito della mano.

Il test sierologico è in grado di dimostrare la presenza di alcuni anticorpi nel siero del paziente:

  • Nel caso di anticorpi IgM positivi, significa che l’infezione è presente o recente.
  • Nel caso di anticorpi IgM negativi e anticorpi IgG positivi, significa che l’infezione c’è stata in passato.

Questo test però non è in grado di stabilire se gli anticorpi siano neutralizzanti e, quindi, se una persona sia protetta o meno. Ciò lascia alcuni dubbi, visto che un risultato negativo può avere diversi significati:

  • Il soggetto potrebbe non essere mai entrato in contatto con il virus SARS-CoV-2;
  • Il soggetto potrebbe essere entrato in contatto con il virus molto recentemente, non avendo quindi ancora sviluppato gli anticorpi;
  • Il soggetto potrebbe essere entrato in contatto con il virus e avere sviluppato degli anticorpi, il cui livello però, al momento dell’esecuzione del test, era minore rispetto a quello di rilevazione del test.

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